UN MITO
In tempi remoti, quando i druidi vagavano per le foreste settentrionali d'Inghilterra e tenevano i loro sabba al chiarore incerto della luna, un giovane uomo innamorato di battaglia e violenza studiò le arti della guerra fino a diventare invincibile. Il giovane, che si era dato per nome "Il Lupo", depredava la gente, piegandola ai suoi voleri. Col tempo le sue gesta giunsero all'orecchio degli dei sull'alta montagna tra la terra e il Valhalla. Odino, signore degli dei, inviò un messaggero a distruggere il ribelle che esigeva tributi dal popolo e sfidava il fato. I due si incontrarono e incrociarono le spade e la loro battaglia infuriò per una quindicina di nuove lune dalle bianche scogliere del sud alle spoglie coste rocciose del nord. Il guerriero si dimostrò all'altezza della sua fama: nemmeno l'inviato di Odino riuscì a batterlo e dovette tornare alla montagna ad ammettere il suo fallimento.
Odino riflettè a lungo e a fondo sulla questione, poichè era scritto che chiunque avesse sconfitto un messaggero degli dei si sarebbe guadagnato la vita eterna sulla terra.
Odino rise e i cieli sopra il lupo tremarono. Poi l'aria fu squarciata da lampi accecanti e fragorosi tuoni; il giovane, impavido, rimase dov'era, con la spada sguainata.
"Così hai vinto la vita eterna" ruggì Odino in tono di scherno "e stai di fronte a me con la spada pronta al combattimento, ma la stoltezza non è mai stata una virtù ed io non posso lasciarti qui libero di compiere le tue insane imprese. Avrai la tua immortalità, ma dovrai sottostare ai voleri di Odino per fare uso della tua conquista!"
Odino scomparve con un ultimo scroscio di risa e un fulmine colpì l'arrogante lama sfoderata. Un pennacchio di fumo si innalzò lentamente al cielo. Là dove si trovava il giovane, ora era accucciato un grosso lupo di ferro incandescente, con un ringhio rabbioso congelato sulle labbra.
Si dice che in una profonda vallata vicina al confine con la Scozia ci sia una radura dove si trova la statua di un lupo di ferro, bruno di ruggine, ricoperto di rampicanti aggrovigliati, le zampe verdi di muschio.
Si dice che quando la battaglia infuria nella regione, l'imponente lupo si animi e divenga un guerriero-coraggioso, forte, invincibile e selvaggio.....
Odino riflettè a lungo e a fondo sulla questione, poichè era scritto che chiunque avesse sconfitto un messaggero degli dei si sarebbe guadagnato la vita eterna sulla terra.
Odino rise e i cieli sopra il lupo tremarono. Poi l'aria fu squarciata da lampi accecanti e fragorosi tuoni; il giovane, impavido, rimase dov'era, con la spada sguainata.
"Così hai vinto la vita eterna" ruggì Odino in tono di scherno "e stai di fronte a me con la spada pronta al combattimento, ma la stoltezza non è mai stata una virtù ed io non posso lasciarti qui libero di compiere le tue insane imprese. Avrai la tua immortalità, ma dovrai sottostare ai voleri di Odino per fare uso della tua conquista!"
Odino scomparve con un ultimo scroscio di risa e un fulmine colpì l'arrogante lama sfoderata. Un pennacchio di fumo si innalzò lentamente al cielo. Là dove si trovava il giovane, ora era accucciato un grosso lupo di ferro incandescente, con un ringhio rabbioso congelato sulle labbra.
Si dice che in una profonda vallata vicina al confine con la Scozia ci sia una radura dove si trova la statua di un lupo di ferro, bruno di ruggine, ricoperto di rampicanti aggrovigliati, le zampe verdi di muschio.
Si dice che quando la battaglia infuria nella regione, l'imponente lupo si animi e divenga un guerriero-coraggioso, forte, invincibile e selvaggio.....